Sulla distanza da percorrere non vi erano dubbi, ma il dislivello preventivato per questa randonneur era ben diverso da quello effettivamente superato. Comunque sia, alla fine ne la levataccia, ne il caldo, ne la rampa con pendenze da paura per arrivare al Rif. Monte Stino e non per ultimo, nemmeno l'incredibile quantità di insetti comparsi col calar del sole hanno impedito di portare a compimento anche questa memorabile avventura. Massimo godimento lungo la discesa della Valvestino e poi sui tornanti in picchiata sul Lago di Garda con Gargnano in bella mostra proprio sotto di noi. | ||||
Oggi si replica il giro di settimana scorsa, ma questa volta in compagnia. | ||||
Altra replica del giro dello scorso 13 Luglio con una compagnia ulteriormente allargata. | ||||
Come prova generale per le prossime avventure estive ecco una randonneur su due giorni verso una classica delle cime vicine a casa: il Monte Guglielmo. Come un revival del 2011 anche quest'anno la notte verrà trascorsa nel rifugio Crus de Marù. Prima di iniziare la dura ascesa verso Croce di Marone da Cislano, tappa ristoro in Val Tress per toglierci di dosso il gran caldo patito in pianura in vista delle impegnative rampe sterrate. | ||||
Il ritorno di questa randonneur di due giorni è caratterizzato da una temperatura africana che una volta lasciati il Lago d'Iseo e la sua brezza alle spalle ci ha accompagnato fino a casa. Questa esperienza poco piacevole ci ha portato a considerare qualche cambiamento ai progetti futuri. | ||||
Un progetto che col senno di poi sarebbe stato ben oltre le nostre possibilità: con dei tempi serrati fare tappe da oltre 150Km al giorno con carico al seguito qualcuno più esperto ed autorevole ci disse che era davvero tanto ed aveva ragione. Per fortuna l'estate torrida e l'esperienza fatta solo pochi giorni prima ci ha illuminato, portandoci a tagliare tutta la parte di attraversamento della Pianura Padana, avvicinandoci in auto al punto focale della nostra avventura: la Valle d'Aosta. Un progetto su 3 giorni, senza passi dolomitici o cime da scalare o chilometraggi infiniti, ma che ci porta ad attraversare in su ed in giù questa piccola regione, portandoci ai piedi dei punti salienti, le montagne Re e Regina d'Italia. Oggi, in una giornata torrida anche in questa valle, è toccato al Re. | ||||
Purtroppo le prevvisioni meteo non hanno sbagliato e la seconda tappa in Val d'Aosta è contrassegnata da una instabilità totale che per fortuna è stata davvero avversa solo negli ultimissimi chilometri. Così salutato il Monte Bianco e Courmayer proprio alla fine del temporale che ci ha svegliato all'alba, si ripercorre a scendere tutta la vallata fino a tornare a Point Saint Martin. Il viaggio è contraddistinto da un altro paio di temporali e da vento fortissimo in zona Aosta. La salita verso Gressoney inizia quasi all'asciutto ma il cielo davanti a noi non lascia adito a dubbi. A circa 6/7 chilometri dall'arrivo si scatena un vero finimondo: vento freddo, acqua a secchiate, visibilità fortemente ridotta, insomma, abbiamo fatto fatica a scorgere l'hotel e la visita al Monte Rosa per ora è rimandata. Meglio asciugarci e sederci ad un tavolino al caldo. | ||||
La sessione Toscana a pedalare per le vacanze nella splendida Val Badia. Subito un primo giro di “ricognizione” che porta nelle splendide località di Colfosco e San Cassiano per salire al Piz Sorega e proseguire fino all’altopiano del Pralongià e rientro passando da Corvara fino a Colfosco. | ||||
Oggi l'ultima tappa del tour della Val d'Aosta inizia col sole, anche se le temperature dopo i forti temporali di ieri si sono notevolmente abbassate. Prima di girare la bicicletta verso sud bisogna però fare quello che ieri sarebbe stato inutile fare, ovvero arrivare a Gressoney Saint Jean per vedere sua maestà il Monte Rosa. Fatto ciò, ci si copre bene per affrontare la lunga discesa che a capofitto si butta su Point Saint Martin e a questo punto, salutata la Val d'Aosta, si pedala tranquillamente verso Ivrea e da lì a poco rieccoci a Pavone Canavese, nell'afa padana. | ||||
Vista la giornata che non promette molto dal punto di vista meteorologico, si decide di pedalare godendo a pieno delle meravigliose piste ciclabili che si possono trovare da queste parti. Esce fuori comunque un giro di tutto rispetto che, partendo da Colfosco, tocca Corvara, La Villa, Badia, San Cassiano Armentarola per rientrare, accompagnati da piovaschi, a Corvara fino a Colfosco. | ||||
Percorso dedicato alle alture, sempre con partenza da Colfosco, raggiunta Badia, si inizia a salire fino ai Prati dell’Armentara, qui troviamo (e non poteva mancare) la foto con un Biker del gruppo “Mangia e Bevi Bike” di Verona (chissà, potrebbe essere un nuovo gemellaggio, visto che NSP frequenta spesso la zona con la sessione Veronese). Arrivo poi al Santuario di Santa Croce per ridiscendere rapidamente a valle e rientrare. | ||||
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Le previsioni meteo non lasciano dubbi e solo poche ore ci separano dall'arrivo di abbondanti piogge. Ecco allora rispolverato un classico giretto invernale per poter fare una pedalatina prima del preannunciato diluvio. E occhio al vento forte che in discesa riesce a spostarti lateralmente anche di 1mt. | ||||
L'estate è finita di colpo e altrettanto di colpo ci siamo trovati in autunno. Così un week-end molto incerto ti spinge a tergiversare ed aspettare un lunedì che contrariamente alle prevvisioni.. resta molto incerto. Un giro mordi e fuggi, anche se non di quelli leggeri, fatto dribblando i nuvoloni che per fortuna non sono andati oltre a qualche goccia. | ||||
Alla Vodafone Milano Ride, ricca manifestazione ciclistica su tre giorni per le vie di Milano, ecco la sezione Milanese piazzare un bel poker d'assi! Intanto la Milano Light su un bel percorso tutto sulla tangenziale interna della città con partenza e arrivo presso il Velodromo Vigorelli, transitando poi per Corso Sempione, il Castello Sforzesco, Piazzale Repubblica, Porta Venezia, insomma i punti nevralgici della città. In grande spolvero oggi le quote rosa, ma i riflettori sono tutti puntati sui giovani ai quali vanno i complimenti di noi tutti. | ||||
Vodafone Milano Ride atto secondo. Il nostro Diego è tra i partenti della prima edizione della Milano 100. Si tratta di una GF di oltre 100Km che partendo dal Velodromo Vigorelli lo porta a sfiorare il Parco della Valle del Ticino. Alla fine grandissima soddisfazione ed una bella festa per aver portato a termine la sua prima GF. | ||||
E' difficile resistere al richiamo del Pasubio, anche quando già in partenza sai che il meteo non sarà perfetto. Ecco così che sotto un cielo parzialmente coperto ed una temperatura decisamente sotto i 10°C da Pian delle Fugazze si inizia a salire lungo la Strada degli Eroi. L'andatura è sostenuta, forse perchè non ci si riesce a scaldare e ben presto si passa la galleria del Gen. D'Havet, entrando nel vivo del comprensorio del Pasubio. Finalmente un caffè al rifugio Gen. Papa e poi, immersi nelle nuvole, si varcano le Porte del Pasubio continuando a salire verso il Cimitero della Brigata Liguria ed il suo Arco Romano, fino a raggiungere la Selletta del Comando Italiano. Breve inversione fino alla chiesetta di S. Maria, per poi dirigerci verso la Selletta Damaggio, attraversando diversi cumuli di neve. Lasciate le bici alle sue pendici, doverosa salita sulla cima dei resti del Dente Italiano. Al ritorno si fa tappa per un pasto caldo al rifugio Gen. Papa e poi, una volta scesi a valle sotto le prime gocce di pioggia, ci si porta all'Ossario del Pasubio che purtroppo è chiuso al Lunedì. | ||||
Una magnifica giornata, calda e senza nemmeno una nuvola, fa da cornice a questa rievocazione della celebre uscita al Passo Baremone di dieci anni fa. Oggi però al Baremone Classic di allora aggiungiamo un PLUS di tutto rispetto, ovvero la salita in trekking alla Croce di Meghè, elevazione secondaria della vera cima, ma essendo più panoramica da qui si può godere di una splendida vista soprattutto quando si ha la fortuna di capitarci in una giornata così limpida e per di più coi colori dell'autunno di metà ottobre. Un ringraziamento a Perse che ha sapientemente organizzato anche il dopo giro con gustose tappe ristoratrici. | ||||
Un bel giretto in modalità "easy" lungo le rive del fiume Adda da Lodi a Cassano D'Adda, proprio solo per passare una mattinata in buona compagnia e pedalare senza pensieri. La sezione milanese si rende disponibile per questa tappa inusueta vista la sua preminente vocazione stradista, ma accetta di buon grado ed apprezza la variante sul tema. | ||||
Una bella giornata di sole, come raramente accade durante il triste inverno padano va sfruttata, nonostante le rigide temperature dell'alba. Ecco quindi completato un esperimento iniziato qualche week-end fa e oggi portato a termine, proprio in occasione del raggiungimento di un altro grande traguardo. | ||||