Tornare su queste strade, riaffrontare le salite e vedere che l'asfalto mangia sempre di più lo sterrato, riporta a ricordi anche lontani, quasi pionieristici, dei tempi in sella alle BDC a caccia dei passi appenninici più sconosciuti. Così tornano in mente le immagini del 2008 e del 2009 e si fanno raffronti dettati dal tempo che passa, da luoghi che si trasformano e da bici e ciclisti che cambiano. | ||||
Sicuramente non è un itinerario con delle novità, anzi, questi 3 passi sono stati affrontati in tutte le maniere e mancava giusto la scalata con le road-plus che è prontamente arrivata. Un pò di pepe lo ha messo il meteo che dal sole caldo afoso della partenza sul lago d'Idro ha lasciato il posto ai nuvoloni minacciosi ed al vento freddo già sugli ultimi tornanti del Passo Baremone per poi tornare afoso ed appiccicoso una volta lasciato Bagolino. | ||||
La prima tappa del tour dei laghi della Carinzia vede la partenza da Gemona del Friuli. Percorrendo la Ciclovia Romea si giunge fino a Moggio Udinese, ricongiungendosi idealmente al punto da dove anche lo scorso anno si salì il vecchio tracciato della ferrovia Pontebbana fino al confine di Stato dopo Tarvisio. Da qui si segue ancora il percorso del 2018 lungo la Ciclovia Alpe Adria fino a Erlendorf, piccolo paesino sulle rive del fiume Gail, che da il nome alla vallata che avremo modo di percorrere più a lungo per la III tappa del tour. Lasciate le rive del fiume a Müllnern si arriva in pochi chilometri a Faak am See, piccola località turistica sulle rive del lago Faaker. | ||||
Con la seconda tappa si entra nel vivo del tour dei laghi della Carinzia. Lasciate le sponde del Faaker See dal paese che gli da il nome, si entra subito su un raccordo ciclabile che porta in prossimità della città di Villach, importante crocevia di ciclovie come quella della Drava percorsa lo scorso anno. Qui con una piccola deviazione dal percorso si raggiunge l'Ossiacher See per poi imboccare la Millstätter See Weg, ciclovia che ci porterà sulle rive del lago da cui prende il nome, non prima di aver costeggiato i più piccoli ma non meno carini Afritz See e Brennsee. Superato il paese di Seeboden un raccordo cicalbile ci porta velocemente sulla ciclovia della Drava all'altezza di Möllbrüche. Ci manteniamo su questa ciclabile fino al paesino di Pobersach dove un'irta stradina di campagna ci immette sulla Weißensee Straße che inizia subito con pendenze ancor più impegnative a risalire la stretta valle fino a Oberdorf dove si scollina e si può già vedere in lontananza il lago di Weißensee. L'arrivo è a Techendorf, piccolo paesino difronte al ponte sul lago. | ||||
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La terza tappa del tour dei laghi della Carinzia parte da Techendorf, paesino turistico sulle sponde del lago Weißensee ed inizia subito l'ascesa alla sella Kreuzbergsattel che mette in comunicazione l'alta Drautal con la Gailtal. Raggiunto il passo, una veloce discesa ci porta alla cittadina di Weissbriach dove si può imboccare la Weißensee radweg fino a Hermagor. Qui si prende la Presseggersee radweg, si arriva sulle sponde del lago che le da il nome, e si prosegue fino a Görtschach dove si entra sulla Karnischer radweg che costeggia il fiume Gail. Giunti in prossimità del ponte di Erlendorf ci ricongiungiamo al percorso del primo giorno e lasciate le rive del fiume a Müllnern si fa ritorno a Faak am See. | ||||
Il malanno di fine estate quando arriva è una grande scocciatura perchè sconvolge i programmi, ma soprattutto è una gran bella batosta. Così quando è passato la prima uscita è abbastanza interlocutoria perchè bisogna scoprire quanto lo stato fisico ne ha risentito. E oggi ho fatto fatica. | ||||
Diciamolo pure: una giornata dove tutti saremmo rimasti a letto, pur non dovendo fare levataccie per fare il nostro giretto. Finisce che la pedalata la fai comunque, vuoi la compagnia giusta, vuoi la bella giornata, ma affronti la fatica con un ritmo blando, come se fossi ancora in vacanza. | ||||