Tranquilla ciaspolata sull'altopiano del Monte Alto. Partiti da Malga Alta di Pora qualche centinaio di metri di strada ci portano sulla pista da sci del Monte Pora. Indossate le ciaspole si risale fino al rifugio di Pian del Termen e da qui, con un continuo saliscenti si raggiunge il rifugio Magnolini. Si torna quasi sullo stesso percorso, evitando solo di tornare a Pian del Termen costeggiando un raccordo in piano tra le due piste da sci. | ||||
Ciaspolata con obiettivo la vetta del Monte Pora. Si parte dall'abitato di Vareno e si inizia subito a salire su un agile sentiero. Dopo poco meno di 2 chilometri lo si lascia per imboccare una traccia per scialpinismo che si inerpica tra i boschi e che punta abbastanza diretta all'arrivo della seggiovia Vareno - Pora. Raggiunta la vetta si scende costeggiando le piste da sci fino a Pian del Termen e poi si prosegue fino al Rifugio Pian de Palù. Ora inizia la salita fino alla vetta del Monte Alto. Guadagnata la cima, si ritorna seguendo le tracce dell'andata a Pian del Termen. Per una svista si abbandona il tracciato previsto e si scende all'abitato di Malga Alta costeggiando le piste da sci. Giunti in paese si è costretti ad appendere le ciaspole agli zaini e rientrare a Vareno lungo la strada. | ||||
Si parte dalla periferia nord di Siusi, Seis (BZ) e si imbocca il TVB 7B per una facile camminata verso la Königswarte, la Vedetta del Re, un punto panoramico a strapiombo sulla Valle d'Isarco. Si prosegue girando intorno al Monte Laranza sul TVB 5 attraversando l'omonimo bosco fino a raggiungere Telfen. Da qui lungo la via pedonale si costeggia la strada fino al ritorno a Siusi. | ||||
Da Siusi, Seis (BZ) si sale sull'Alpe omonima con la cabinovia, arrivando a Compaccio, Kompatsch. Da qui si prosegue lungo la strada sin verso il punto informazioni. Indossate le ciaspole, si inizia una libera ascesa tagliando la strada che sale a Panorama, tenendo questo hotel sempre sulla sinistra sino a sfiorarlo. Giunti sull'altopiano si prosegue schivando le piste da sci portandosi a ridosso delle Cime di Terrarossa, lambendole ed in un certo senso costeggiandole da lontano fino a salire al Hotel Goldknopf, ai piedi del monte omonimo (Punta d'Oro). Al ritorno si inizia a scendere lungo la strada, ma presto la si abbandona preferendo una discesa libera schivando le piste da sci e puntando l'Hotel Panorama. Raggiuntolo, si scende diretti costeggiando la seggiovia fino ad imboccare la strada che riporta a Compaccio ed alla stazione di partenza della cabinovia per Siusi. | ||||
Escursione organizzata da Apuane Extreme nel Parco Nazionale delle Cinque Terre. Si parte dal Colle del Telegrafo, in profincia di Biassa (SP). Si prende il CAI 1 in direzione di Campiglia fino ad arrivare a S. Antonio, dove si imbocca il CAI 4 in direzione Tramonti e successivamente il 4b che porta a Fossola, davanti alla chiesa di Nostra Signora degli Angeli, e poi prosegue fino ad incrociare il CAI 4d che in ripida discesa a gradoni a picco sul mare conduce a Monesteroli. Splendide vedute della Palmaria e del Tino a sud e di tutto il litorale delle Cinque Terre fino a Punta Mesco a nord. Dall'abitato di Monesteroli il sentiero in origine proseguiva fino a scendere a mare in un piccolo golfo usato come porticciolo. Purtroppo sono ancora evidenti i segni dell'alluvione dello scorso 25 Ottobre e qusta parte di sentiero è stata cancellata da una frana ancora viva. Il ritorno si effettua risalendo tutto il CAI 4d che riconduce al Colle del Telegrafo senza ripassare per Fossola. Si Ringrazia Federico Giordani per il contributo fotografico e video. | ||||
Dall'hotel Goldknopf ai piedi della Punta d'Oro. che per l'appunto gli da il nome, si prende il sentiero 2A che per i primi 200 mt è una carrareccia. Si arriva ad intersecare il sentiero 2 e lo si prende voltando a sinistra. Il sentiero attraversa i prati fino a portarsi sotto alle pendici dei Denti di Terra Rossa (Rosszhane) e da qui si inizia una ripida salita su roccia, ricca di tornanti e di panorami su tutta l'Alpe di Siusi. Un breve passaggio a cui prestare attenzione poco prima di raggiungere la Forcella dei Denti di Terra Rossa (Rosszhanscharte) e poi, dall'altro versante, praticamente in discesa fino al Rifugio Alpe di Tires (Tierser Alpl Hutte) lungo il sentiero 4 che si affaccia sulle Cime del Principe (Grasleiten Spitzen). Superiamo il rifugio seguendo ancora il sentiero 4 che ora si fa carrareccia prima a scendere, fino ad incrociare il sentiero 3. Si torna a salire su single track in direzione del Rifugio Bolzano ma ci fermiamo raggiunta un piccola selletta a causa del vento molto forte. Ritorniamo al Goldknopf seguendo lo stesso percorso. | ||||
Partenza dall'hotel Goldknopf in una giornata coperta e con temporale in arrivo. Si imbocca il sentiero 7, superando il rifugio Almrosen e raggiungendo il Rif. Molignon, dove siamo costretti ad una pausa per far sfogare il temporale. Appena spiovuto si riparte sempre lungo il 7 che da carrareccia ora si trasforma in single track per poi congiungersi sul sentiero 8, carrareccia che sale fino alla chiesina di Dialer. Ora si devia sul 4B che in breve porta a Passo Duron. Dopo aver ammirato la splendida vista sulla Croda dell'Alpe si imbocca il sentiero 4-594 che salendo porta prima alla Sella Palacia e poi al Giogo di Fassa, sotto al Sasso Piatto e dove sorge l'omonimo rifugio, godendo di un meraviglioso panorama sulla Marmolada e sul Pordoi. Ripartiti si prende il sentiero 9, carrareccia che scende fino al rifugio Zallinger e poi si prosegue sempre in discesa fino a sfiorare Totschen, nei pressi di una sorgente di acqua sulfurea. Ora si torna a salire lungo il sentiero 12, intitolato a Hans e Paula Steger, che tanto hanno fatto per il bene dell'Alpe di Siusi. Il sentiero confluisce nel 7 all'altezza del rifugio Almrosen. Si prosegue fino al Goldknopf. | ||||
Ultima avventura sull'Alpe di Siusi. Partenza dall'hotel Goldknopf in sella alle mountain bike lungo il sentiero 2A. Imbocchiamo poi un altro single track, il 2, fino ad arrivare nei pressi dell'Hotel Panorama. Qui si gira a sinistra, imboccando la carrareccia del sentiero 6 fino al Rif. Laurin. Ora il sentiero torna single track, fino ad immettersi sulla carrareccia 5, dopo aver superato un piccolo corso d'acqua. Si arriva al Rif. Saltner dove lasciamo le bici. Si prosegue per un breve tratto lungo il sentiero 5, poi superato un corso d'acqua su un caratteristico ponticello, si imbocca il sentiero 1, denominato "Sentiero dei turisti", che sale molto ripido e con qualche passaggio leggermente tecnico fino sull'altopiano dello Sciliar (Schlern). Una volta ricongiunti al sentiero 4, in breve si arriva al Rif. Bolzano. Da qui, sempre seguendo il 4, breve salita fino alla vetta più alta dello Sciliar, il monte Petz. Il ritorno viene effettuato sul medesimo percorso trekking fino al Rif. Saltner. Risaliti sulle mountain bike, si segue il sentiero 5, una carrareccia, fino ad intersecare il 5A, poi i single track 5B e 6 fino al Rif. Laurin. Ora di nuovo carrareccia fino ad incrociare il 7, su strada asfaltata, che riporta al Goldknopf. | ||||
Decisi a vedere l'alba sul Monte Guglielmo si parte di notte con previsioni meteo avverse nella speranza di un colpo di fortuna. Lasciata l'auto ad un paio di chilometri da Croce di Marone si inizia l'ascesa nel buio. Superato il quadrivio, giunti in quota al Rifugio Malpensata, veniamo avvolti da una nube che non ci lascerà più. Superiamo Malga Guglielmo di sotto quando le tenebre iniziano a lasciare il posto alla luce. A Malga Guglielmo di Sopra i segni dell'alba sono ormai evidenti ma le nuvole non ci permettono di goderne appieno. Breve tappa al Rifugio Almici, chiuso e sferzato da un vento freddo. Rapida discesa seguendo a ritroso lo stesso percorso fino a tornare all'auto. | ||||
Il meteo ci mette del suo nel fine settimana e l'uscita, seppure resa spettacolare dall'abbondante nevicata finita proprio durante l'ascesa, andrà ripetuta in altra stagione. Si parte da Lenzumo e si segue la carrareccia asfaltata marcata SAT 403 che si inoltra in Val de Vai. Dopo un paio di chilometri la strada piega a sinistra mentre il sentiero l'abbandona sulla destra entrando in un fitto bosco ed inizia a salire in modo deciso. Giunti all'imbocco della Val dei Morti, si decide di deviare a sinistra e ricongiungersi con la carrareccia perchè il manto nevoso è decisamente aumentato. Giungiamo ai pascoli sottostanti Malga Trat. Costeggiamo le stalle prendendo un sentiero che ci porta ad incrociare il SAT 402 che sale dalla Val Sorda ed in breve ci porta a Bocca di Trat. Da qui una breve visita al Rifugio Nino Pernici ed alle vicine grotte scavate durante la Grande Guerra. Il ritorno si farà seguendo a ritroso lo stesso percorso. | ||||
Bella escursione organizzata dal gruppo Rinco Boys di Trento (parte del materiale fotografico pubblicato è di loro proprietà) nel comprensorio delle Marocche di Dro. Si tratta di un area interessata da una enorme frana staccatasi dal Monte Brento dove nel 1999 sono state rinvenute orme di dinosauro. Sembra infatti che la zona in epoche remote fosse un'area costiera popolata da grandi rettili erbivori che hanno lasciato le loro tracce nella sabbia poi solidificatasi e trasformatasi in roccia. Il tranquillo saliscendi si snoda lungo un percorso segnato. | ||||
L'anno quì si aprì e l'anno quì andiamo a chiudere. Del resto il Monte Pora ci vuole bene e anche questa volta ci regala una splendida giornata. Si parte dall'abitato di Vareno e si inizia subito a salire su un agile sentiero. Dopo circa un paio di chilometri, giunti al Pian de l'Asen, si costeggia un'erta pista da sci per arrivare in prossimità dell'arrivo della seggiovia Vareno - Pora. Raggiunta la vetta si scende costeggiando le piste fino a Pian del Termen e poi si prosegue in sali-scendi fino al Rifugio Magnolini. Qui si consuma il pranzo di fine stagione seduti sulle panche in mezzo alla neve e sotto un tiepido sole. Il ritorno lo si effettua a ritroso sul medesimo percorso, evitando una seconda ascesa del Monte Pora ma tagliando attraverso le diverse piste che scendono dalle sue pendici, seguendo un immaginario sentiero tra Pian del Termen e Pian de l'Asen. | ||||